Rotary Club Lanciano - Viale Rimembranze 19 Lanciano - info@rotaryclublanciano.it IL ROTARY AL SERVIZIO DELL'UMANITA'
Welcome visitor you can log in or create an account

Convegno Rotary Interclub Lanciano, Atessa, Vasto 24 ottobre 2010

Convegno Rotary Interclub Lanciano, Atessa, Vasto
"L'accoglienza degli stranieri in amicizia e in dialogo"
Lanciano, 24 ottobre 2010 ore 9.30 - Polo Museale S. Spirito - Via S. Spirito

COMUNICATO STAMPA

Domenica 24 ottobre alle 9.30 presso l’Aula Convegni “Vincenzo Bianco” del Polo Museale S. Spirito, in via S. Spirito a Lanciano avrà luogo il Convegno Interclub, organizzato dai Rotary Club di Lanciano, Atessa e Vasto, dal titolo "L'accoglienza degli stranieri in amicizia e in dialogo".

Interverranno:
Dott.ssa Anna Lucia Colleo - Responsabile Osservatorio Migrazioni, Economia, Società - Area Programmi Internazionali, NOMISMA, Bologna
Generale Giuseppe Cucchi - Coordinatore scientifico dell'area di Politica Internazionale di NOMISMA, Bologna
Don Antonio Mastantuono - Docente di teologia pastorale presso la Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale, Napoli
condurrà i lavori il Prof. Bernardo Razzotti, Professore Ordinario di Filosofia Morale della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara.
La tematica scelta come argomento del Convegno nasce dal ruolo che il Rotary svolge nei confronti della comunità nel promuovere la comprensione, la tolleranza e la pace nel mondo.
Un tema quanto mai attuale per la società italiana che quotidianamente si confronta col problema dell’immigrazione.
Ma è davvero un problema? O piuttosto un’opportunità?

Dai raccoglitori di pomodori ai calciatori, in ogni settore dell'economia italiana e a tutti i livelli della nostra società, sono migliaia gli immigrati che partecipano attivamente e contribuiscono alla crescita del nostro Paese. Quasi il 10 per cento del Pil italiano arriva dal loro lavoro, fanno mestieri che spesso gli italiani rifiutano. Tra loro ci sono immigrati regolari e clandestini ed è a loro che dovremmo dire "grazie" per quello che fanno perché il Paese in cui viviamo continui a funzionare.

Eppure il dibattito è rovente: la clandestinità è un'emergenza sociale e talvolta giudiziaria, ma al tempo stesso centinaia di migliaia di anziani nel nostro paese sono assistiti da badanti provenienti dall'estero (molte delle quali erano clandestine prima della recente sanatoria).
Gran parte dell'economia del Nord Est si regge su manodopera proveniente dall'estero, così come l'edilizia nazionale, ma nel ricco Nord Italia sono sempre più frequenti gli episodi di xenofobia.

Ma allora...gli immigrati sono utili? E se aiutando loro aiutiamo anche noi stessi e la nostra economia?

Cerchiamo di fare chiarezza.

Durante il Convegno la questione "immigrazione" sarà analizzata - attraverso il contributo dei due relatori di NOMISMA - dal punto di vista sociologico, guardando al processo migratorio come ad un fenomeno con un impatto trasversale e diretto sulle dinamiche di cambiamento delle società e delle economie coinvolte; il contributo di Nomisma sulle migrazioni si concentra su due ambiti principali, diversi ma fortemente correlati: i processi di integrazione, anche economica, dei cittadini stranieri e la relazione tra mobilità internazionale e sviluppo locale, a partire dalla consapevolezza che esiste un nesso strutturale tra la dimensione locale e quella globale dello sviluppo.

Inoltre il fenomeno sarà esaminato, attraverso il contributo di Don Antonio Mastantuono, dal punto di vista delle linee fondative del perché accogliere, del perché è necessaria una "convivialità delle differenze".

L’immigrazione rappresenta oggi una realtà, in quanto il numero degli immigrati in Italia ha subito una crescita esponenziale negli ultimi dieci anni. E’ vissuta molto spesso in termini di disagio ma è comunque un fenomeno irreversibile, strutturale della società italiana.

Va certo programmata e controllata, ma va inclusa nel tessuto sociale attraverso norme eque che facciano sentire l’immigrato come membro a pieno titolo della collettività e quindi corresponsabile nel difendere i valori del bene comune, della legalità, della libertà dell’amicizia e dell’uguaglianza, in una società plurale come quella italiana.

Come rotariani vogliamo dare il nostro contributo affinché i principi dell’amicizia e della tolleranza siano compresi anche da quella parte della società che teme il dialogo e l’integrazione.

In allegato programma/invito


Per informazioni:
348-8022085 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

    benvenuti al Rotary

cos'e' il rotary?

storia del Rotary

Centenario Rotary Foundation